Sezione Grandi Donatori

La stratificazione del patrimonio storico-artistico civico è da sempre legata ad atti di generosità, espressione di condivisione e senso di appartenenza al proprio territorio. Nel corso del Novecento emergono le figure di alcuni illustri forlivesi illuminati che hanno deciso di legare per sempre le collezioni d’arte in loro possesso al patrimonio culturale della città e di renderle così accessibili alla cittadinanza e ai visitatori tutti. La nuova sezione dedicata ai Grandi Donatori permette di valorizzare una raccolta superba di opere d’arte e al contempo di restituire le personalità e le storie dei singoli donatori, narrando un preciso momento storico, ricco e affascinante per la storia nazionale e locale. Allo stesso tempo le raccolte esposte consentono di restituire il gusto di un collezionista appassionato d’arte, presentando una storia nella storia. In una delle ali del Museo Civico di San Domenico era già allestita, ora presentata in una nuova veste espositiva, la collezione di dipinti donata nel 1932 dall’ingegnere Giuseppe Pedriali, affermato specialista delle infrastrutture metropolitane. Si tratta di una raccolta di ventotto dipinti, che esprime appieno il gusto culturale in voga in Europa tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, e che riunisce opere pregevoli di artisti come Ruysch, De Braekeleer, Verboeckhoven, Fattori, Sablet, Magnasco, Luciani e il Crivellino. Nelle tre sale che precedono la collezione Pedriali sono ora state allestite la collezione di sette sculture di Adolfo Wildt, donata dal marchese Raniero Paulucci di Calboli nel 1931, e la collezione di tre piccoli dipinti ad olio su tela e di sei acqueforti dell’artista Giorgio Morandi, donata nel 1971 dai coniugi Arturo e Ada Righini, a creare un nuovo percorso museale omogeneo per contenuti e significato. Un nuovo percorso che esprime il senso di gratitudine della Città a chi, con spirito di vero mecenatismo, si è privato di un bene proprio per condividerlo in termini di bene pubblico e contribuire così ad accrescere le Collezioni Civiche di Forlì.