Ritrovamenti archeologici

Nel 2017, durante gli scavi effettuati per la realizzazione della rete di teleriscaldamento in Piazzale della Vittoria, sotto il monumento ai Caduti, sono venuti alla luce reperti archeologici di grande interesse.  

Sono infatti emersi stralci della via Emilia, dall'antico acciottolato del 1800 (con ancora visibili i solchi delle ruote dei carri) fino a scendere ai livelli più antichi della strada consolare: è la conferma che l'antica via Emilia dei romani correva esattamente dove ora sorge l'attuale strada, lungo l'asse di viale Roma.  

Un altro scavo, parallelo al tracciato della via Emilia ed eseguito ad una distanza di circa 10 m dal suo margine sud occidentale, ha portato alla luce una necropoli romana con 23 sepolture ben conservate e rispettivi arredi funebri.  

Da una parte si tratta di tombe in laterizio con copertura a doppio spiovente, le cosiddette “tombe a cappuccina”, dall'altra, ancora più rare e preziose, delle tombe per incinerazione diretta. Il defunto veniva seppellito o cremato con gli oggetti della vita comune o rituali; ed è per questo che sono state trovate vicino a frammenti di ossa bruciate (un teschio in particolare è emerso ben conservato), piccole ampolle di vetro blu e giallo (balsamari), anfore per i riti di libagione (si banchettava ritualmente sulla tomba del defunto), lanterne in bronzo alterate dal fuoco, pedine da gioco.   

A quei tempi avere tombe ai lati delle strade più battute e frequentate era motivo di prestigio, perché l'essere visibili da vie di traffico intenso perpetuava in un qualche modo maggiormente il ricordo del defunto.  

Un ulteriore reperto ritrovato nei medesimi scavi, che ha destato molto interesse, è stata una pagnotta di pane di ben duemila anni, perfettamente conservata. 

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