Visioni di Paesaggio

Visioni di Paesaggio

Premessa

L’Emilia-Romagna è una terra dalla geografia variegata, dove dai contesti urbani di città, borghi e paesi si passa velocemente a scenari collinari, montuosi e marittimi.

I suoi paesaggi nel corso dei secoli, in particolare nel Novecento, sono stati oggetto di dettagliate e puntuali descrizioni di autori e artisti, attraverso parole e immagini capaci di trasmettere un profondo e personale senso affettivo.

Tra i capolavori di questa sezione figura l’opera “Trittico della Romagna” di Gino Ravaioli, che riunisce in una scenografica rappresentazione gli elementi più caratteristici di questo territorio, quali il maestoso campanile di San Mercuriale, le rocche, la pineta di Ravenna e le vele della marineria romagnola, divenuti emblemi di una identità culturale.

La terra ricordata e dipinta è uno spazio geografico essenzialmente ancora a vocazione agricola, dove tra i protagonisti del mondo animale vi sono i grandi buoi bianchi, forza motrice essenziale di ogni attività, e il gallo, re del mattino, che col suo canto chiama i contadini al lavoro.

Fiori, frutta, pesci, selvaggina e oggetti domestici sono divenuti raffigurazioni pittoriche, che hanno contribuito a declinare in chiave territoriale il genere pittorico della Natura morta.

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Introduzione al percorso espositivo e breve guida alle opere

In foto: Gianna Nardi Spada (Ravenna, 1900 - Forlì, 1979). Fiori secchi, 1948, olio su faesite.

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